Evin Nagm

“Non è il teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos’altro.
Superare le frontiere tra me e te: arrivare ad incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le dichiarazioni, né tra le idee graziosamente precisate, rinunciare alla paura ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena gli sono accessibile “tutto intero”.
Non nascondermi più, essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. 

Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile…” [J. Grotowski]

Lavoro nel campo della salute mentale, anche attraverso il teatro, da circa 10 anni.
Credo che il requisito fondamentale per star bene sia conoscere sé stessi e che per farlo abbiamo necessariamente bisogno degli altri.
Il teatro è quella forma espressiva che permette di esplorarci, attraverso il nostro corpo, nella relazione con l’altro, in uno spazio-tempo protetto e sicuro.
Nello spazio-tempo del teatro ci si può sperimentare lontano dal giudizio e dall’auto-giudizio, nella libertà e nella spontaneità del gioco.
Un gioco che nella sua leggerezza può trasportarci in infiniti mondi: a partire dal nostro mondo interno, verso tutti i mondi che si prospettano quando siamo di fronte ad altre persone.  Grazie al suo gentile soffio, blocchi e barriere di incomunicabilità si sciolgono, dandoci così la possibilità di apprendere nuovi
modelli di inter-relazione,  nuovi percorsi per la  riscoperta e il mantenimento del nostro benessere.

Socio F.I.T., Federazione Italiana Teatroterapia, Evin si è diplomata presso la Scuola di Teatroterapia, gestita dall’Associazione Politeama, condotta dallo psicologo Walter Orioli e da Roberto Motta a Colico (LC), con cui collabora come formatrice.
Si laurea nel 2013 in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica presso l’Università degli Studi di Milano.
Dal 2013 lavora come Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica e Teatroterapeuta presso diversi servizi di Salute Mentale, in cui utilizza tecniche teatrali a scopo preventivo, educativo e riabilitativo. Dal 2018 conduce inoltre laboratori di teatro rivolti a giovani adulti autistici.