Ci sono momenti nella vita in cui si perde di vista la direzione; come in un labirinto ci aggiriamo tenendo in mano una bussola senza ago: rischiamo di smarrirci!
Ricordi la leggenda di Teseo?
Il filo di Arianna gli ha consentito di superare le difficoltà (uccidere il Minotauro) e di trovare l'uscita dal labirinto.
Se hai immaginazione, non ti sarà difficile trasformare il filo di lana nella metafora del filo invisibile che unisce gli esseri umani: la relazione.
Nel grave momento storico che siamo chiamati a vivere, quanto pesa la distanza di questo filo! Eppure dobbiamo continuare ad averne cura.
La tecnologia ci assiste per fortuna. Le video chiamate, gli incontri sulle piattaforme on-line, la didattica a distanza ci aiutano in questo "prenderci cura", nella vita privata come in quella lavorativa.
Il mio lavoro di insegnante di disegno e pittura è purtroppo fermo: un video non potrà mai sostituire un incontro dal vivo. Per questo motivo ne ho realizzati alcuni e messi a disposizione gratuitamente sul canale Youtube del Parcolorato
Invece la mia professione di arteterapeuta sta trovando nuove possibilità.
Come altri creativi mi sono dovuta reinventare grazie all'ausilio di piattaforme online sfruttando la suggestione delle immagini e dei filmati e la mia propensione verso la tecnologia informatica.
La necessità aguzza l'ingegno: il dramma si è trasformato in opportunità, modificando il mio modo di fare "artebenessere" sia negli incontri di gruppo Movvart bambini, sia nelle sessioni individuali o di piccoli gruppi tra adulti.
Certo, la barriera fisica dello schermo ci ricorda la distanza.
Tuttavia, quando il filo esiste non importa quanto sia lungo: cio' che conta è continuare a prendersene cura. Una cura che fa bene anche a me.
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